X Jack Vitello, io sono del parere che se vado a casa d'altri sono io ad adeguarmi e non posso fare come voglio, non è una legge ma il rispetto x se stessi e verso altri, si chiama vivere civilmente. Ciao ciao Pytu
pytu, rispetto le tue idee ma in quanto donna ed essere umano pensante non credo di poterle condividere pienamente.
prima di tutto, legandomi al discorso degli stupri, perchè sono convinta che una donna viene prima di tutto violentata da un uomo. che poi sia suo padre, suo fratello, suo cugino o il rumeno cambia davvero poco, te lo assicuro. il dolore e la vergogna non li crea il passaporto, li crea il gesto. e, con tutto il rispetto per il popolo maschile, credo che solo una donna possa essere in grado di comprendere. un uomo no. tantomeno un uomo italiano.
in secondo luogo, noi italiani tutti siamo bravissimi a dire che chi viene in casa nostra è "ospite" e deve adeguarsi alle nostre regole e vivere civilmente...ma se penso a quanti uomini, giovani di 25 anni o vecchiacci di 50/60, vanno a vivere nei paesi dell'est (tra cui la Romania!!), o in thailandia, india, malesia, nei paesi latino-americani e si tengono in casa bambine dagli 8 ai 13 anni per soddisfare i propri piaceri sessuali...beh, perdonami ma penso che allora la cattiveria, la viltà, lo "schifo" e a volte anche il razzismo stesso non stanno nella nazionalità di una persona, ma nella sua intelligenza e rispetto verso l'altro. oppure se gli ospiti siamo noi possiamo fare quello che ci pare?
poi concordo senz'altro con jack sul fatto che la stampa e la tv usa e riusa scusanti di ogni genere per demonizzare lo straniero e "santificare" il compaesano. basti pensare al fatto che se a compiere uno stupro è uno straniero lo teniamo in prigione a vita (giustamente) e se siamo fortunati lo linciamo con piacere (e questo mi sembra assurdo), mentre se è staTo un ragazzo di buona famiglia ITALIANO (vedi lo stupro di Capodanno alla fiera di Roma), gli mandiamo i fiori a casa per SOLIDARIETA' (
) e lo facciamo tornare a casa senza nemmeno gli arresti domiciliari, anzi lo giustifichiamo perchè "era sotto effetto di alcool e di stupefacenti" e quindi non era capace di intendere e di volere. peccato che la stessa sera alla telecamera di un telegiornale abbia detto con la sua bocca " mi raccomando non drogatevi!"...eh si, noi italiani siamo un popolo di coerenti.
ora, io che vivo a Roma da poco, secondo te ho paura di incontrare un rumeno per strada, un italiano cocainomane o ho paura di entrambi?