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Autore Discussione: AIDS e Mts (malattie a trasmissione sessuale)  (Letto 19735 volte)
angela bolzano
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« inserita:: Marzo 29, 2009, 09:34:22 pm »

Da qualche tempo esiste anche il femidom, ossia il condom femminile. Ma in Italia non è venduto se non in poche località perchè c'è resistenza ad usarlo.
Mi dite se andando in farmacia succede come nella farmacia del mio paese,
cioè che se chiedi al farmacista se possono farti avere un campione di femidom
ti risponde che non sa cosa sia?
se nemmeno voi lo sapete, andate sul sito della LILA www.lila.it
dove trovate anche delle pagine strasemplici da scaricare sui comportamenti preventivi e la spiegazione dell'HIV e dell'AIDS.
E soprattutto....
ditemi poi se,leggendo il libricino da scaricare,tutte quelle cose importantissime le sapevate!!!
« Ultima modifica: Marzo 30, 2009, 03:52:16 pm da angela bolzano » Registrato
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« Risposta #1 inserita:: Aprile 19, 2009, 06:07:38 pm »

Ciao Angela...sono andata a leggere qualcosa sul fenidom e mi viene da risponderti che come al solito l'Italia è fuori dal mondo....in alcuni stati lo distribuiscono GRATIS!!!!!!E qui lo devi ordinare su internet....W L'ITALIA.... Pianto
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angela bolzano
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« Risposta #2 inserita:: Aprile 22, 2009, 08:59:16 pm »

Ciao.Sai, in teoria il femidom dovrebbe essere disponibile su richiesta in tutte le farmacie.Mi sono fatta dare campioni gratis dopo aver spiegato io al farmacista di cosa si trattava. Devo dire che dovrebe proprio essere conosciuto.
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« Risposta #3 inserita:: Aprile 23, 2009, 02:41:00 pm »

E' vero dovrebbe essere più conosciuto ma probabilmente non è molto pubblicizzato....
Hai fatto bene ad aprire questo topic....bisognerebbe parlarne di più soprattutto alle più giovani...questo tipo di contraccettivo oltre a difenderci da malattie gravi difende anche noi donne dal menefreghismo maschile..se non ci pensano loro pensateci VOI...RAGAZZE USATELO!!!Ciao
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« Risposta #4 inserita:: Maggio 06, 2009, 05:22:02 pm »

Ahimè, in Italia tutto è ancora troppo indietro, ci sono ancora molti, TROPPI tubù.
Troppo spesso poi, la religione diventa di Stato e questo complica maggiormente le cose.
Ricordiamo le recenti parole del nostro carissimo pontefice in merito all'uso del preservativo... capisco le posizioni teologiche, dottrinali o quello che sono, ma allora deve spiegarci esattamente come l'amore divino interverrà per debellare l'aids nei paesi africani. Sono pronta a cambiare idea sull'argomento!
Le limitazioni religiose, morali, ecc. ecc. sono di carattere strettamente personale e non possono condizionare la vita di milioni di cittadini, che hanno tutto il diritto di fare scelte proprie. Purtroppo in Italia, nonostante la parvenza di modernità, questo avviene.
D'altronde se la libertà è nell'informazione è chiaro che si faccia di tutto per negare al popolo entrambe le cose.


Per allargare un po' il discorso, ma non di troppo,
vi giro un'inchiesta sugli ospedali romani e gli obiettori, così, per avere un'idea... buona lettura!





Con Pillolissima 2009 libertà e autodeterminazione!

Il 14 febbraio  è il giorno degli innamorati: per questo ci siamo chieste  se  i rapporti amorosi tra giovani e meno giovani siano tutelati effettivamente con  l'accesso a misure  preventive e anticoncezionali.

Questa notte i più grandi ospedali di Roma sono stati oggetto di un blitz-inchiesta da parte di studentesse (di alcune scuole di Roma  e delle due università La Sapienza e  Roma 3) e precarie.  L'obiettivo è quello di tracciare una mappa di quegli ospedali in cui illegalmente si esercita l'obiezione di coscienza  sulla contraccezione di emergenza. Verso le 22.00 piccoli gruppi di donne sono entrati contemporaneamente nelle sale dei pronto soccorso richiedendo la cosidetta  "pillola del giorno dopo", che deve essere assunta entro le 72 ore dal rapporto sessuale ma la cui efficacia diminuisce col passare delle ore.

I dati raccolti la scorsa notte sono i seguenti.

Il policlinico Gemelli e l'ospedale S.Pietro Fate Bene Fratelli non prescrivono la pillola. Difronte alle insistenze delle studentesse, il personale risponde  che questi sono ospedali cattolici(come se si fossero dimenticati di essere convenzionati con lo stato italiano), giustificando, in questo modo, l'omissione di soccorso.

L'ospedale CTO rifiuta la prescrizione della pillola e al momento di rilasciare la dichiarazione del rifiuto, la dottoressa chiede di pagare il ticket di 25 euro, indirizzando poi la richiedente ad un altro ospedale per avere la prescrizione della pillola, dopo aver pagato un altro ticket.

I pronto soccorsi degli ospedali Policlinico Umberto I, San Filippo Neri, San Camillo Forlanini, S.Eugenio, Pertini e S.Giovanni prescrivono la pillola solo dietro pagamento del ticket di 25 euro. In particolare l'ospedale S.Eugenio viene indicato da più ospedali come il luogo in cui viene prescritta la pillola "senza problemi". Nel pronto soccorso del S.Giovanni viene negata in un primo momento, a seguito di insistenze da parte delle studentesse, viene prescritta.

Negli ospedali S.Andrea, Policlinico Casilino , Policlinico Tor Vergata si segnala la presenza di obiettori ma, allo stesso tempo, la possibilità di ottenere la prescrizione della pillola, anche se con tempi di attesa non prevedibili e sempre dietro il pagamento del ticket.

Denunciamo l'omissione di soccorso e l'interruzione di un pubblico servizio degli ospedali, laddove è illegale che i medici ricorrano all'obiezione di coscienza. La contraccezione di emergenza infatti ha un effetto prefertilizzante e non abortivo,  non prevede restrizioni d'uso (è un farmaco che rientra nella "classe 1" dell' OMS) e deve essere prescritta senza diagnosi.

Ribadiamo inoltre che la salute deve essere un sevizio pubblico e gratuito per tutti e tutte, migranti  e cittadini/e italiani/e: per questo riteniamo inaccettabile il costo del ticket (solo per farsi prescrivere una pillola) pari a 25 euro che devono essere sommate al costo del farmaco(circa 13 euro). La nostra azione è volta a rimettere al centro del dibattito pubblico la libertà delle donne nella gestione del proprio corpo, troppo spesso utilizzato strumentalmente per dare avvio a provvedimenti dettati dalla morale cattolica e che limitano la possibilità di scegliere una sessualità e una maternità consapevole.

Per questo noi obiettiamo gli obiettori.

Tutte le donne devono avere accesso ad un'informazione laica e libera su sessualità e prevenzione, che agendo prima dell'emergenza educhi a una sessualità consapevole; a un sistema di welfare universale che consenta prestazioni sanitarie gratuite e servizi che ne sostengano l'autodeterminazione, a partire da consultori, asili pubblici e centri antiviolenza.

La libertà e i diritti delle donne non saranno il prezzo da pagare in questa crisi. Né ora né mai.

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« Risposta #5 inserita:: Giugno 01, 2009, 08:37:10 pm »

Altra cosa a cui si deve assolutamente pensare:perchè non è mai stata fatto (come in altri paesi Europei )una campagna di educazione sessuale nelle scuole superiori a livello nazionale?anche se conoscenza non vuol dire direttamente cambiare i propri comportamenti da comportamenti a rischio a comportamenti sicuri, è indubitabile che comunque è sempre meglio essere informati che non allo scuro di tutto.
« Ultima modifica: Giugno 06, 2009, 03:12:02 pm da angela bolzano » Registrato
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« Risposta #6 inserita:: Giugno 06, 2009, 03:35:15 pm »

Pensavo che avrebbe partecipato più gente a questa discussione, perchè mi sembrate persone preparate e intelligenti. A quanto pare però nonostante ciò, il tema delle malattie sessuali rimane un tema scomodo o pesante. Quindi meglio secondo alcuni starne alla larga !!!!

Io ho capito che se vogliamo essere persone coscienti di quello che accade intorno a noi,
non si possono chiudere gli occhi o lasciare da parte la conoscenza di una tematica come quella dell'AIDS.

Ho aperto quest'area di discussione perchè una malattia finita da anni nel cassetto dei media e che non interessa più alla massa,
possa essere non dimenticata. Non sono un medico, nè un malato, nè un esperto, nè conosco nessuno di queste persone: 
vorrei solo che affrontassimo le malattie sessuali per quel poco che ne sappiamo con spirito critico, al di fuori di ogni falsa morale, senza tabù, senza paure, senza discriminazioni.
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« Risposta #7 inserita:: Giugno 07, 2009, 07:47:10 pm »

Altra cosa a cui si deve assolutamente pensare:perchè non è mai stata fatto (come in altri paesi Europei )una campagna di educazione sessuale nelle scuole superiori a livello nazionale?anche se conoscenza non vuol dire direttamente cambiare i propri comportamenti da comportamenti a rischio a comportamenti sicuri, è indubitabile che comunque è sempre meglio essere informati che non allo scuro di tutto.

Sono d'accordo con te....nelle scuole si parla ancora poco di queste cose....ci vorrebbe più coinvolgimento dai docenti....
Vero anche ciò che scrivi sotto....se si parla di dx e sx tutti scrivono....ma se si deve affrontare un discorso sul quale un dibattito potrebbe servire a qualcosa....pochi digitano.Anche Nat dice santa verità...In Italia ci sono ancora troppi tabù....
un BRAVO a te Angela che hai aperto questo topic!!!!!Ciao
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« Risposta #8 inserita:: Giugno 08, 2009, 04:13:19 pm »

In Germania i messaggi per la prevenzione sono molto più forti ed espliciti. Non hanno paura dei benpensanti ma si preoccupano della salute pubblica. ke ne dite?Qual'è il msg italiano e quale quello tedesco?
« Ultima modifica: Giugno 08, 2009, 04:15:51 pm da angela bolzano » Registrato
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« Risposta #9 inserita:: Luglio 05, 2009, 06:18:19 pm »


Questo è il riassunto ke ho preparato da regalare alla commissione d'esame insieme a femidom e condom. Per favore per il vostro benevi prego di leggerlo





L’AIDS o SIDA è la Sindrome da Immunodeficienza Acquisita provocata dall’HIV, il Virus della Immunodeficienza Umana.
L’immunità è l’insieme dei meccanismi biologici che difendono l’integrità dell’organismo al quale assicurano un’efficace difesa contro l’aggressione da parte di microrganismi e varie sostanze tossiche.
L’immunodeficienza è al contrario la situazione di deficit del sistema immunitario prodotta da cause diverse tra cui l’HIV, per cui l’organismo non è in grado di difendersi da stimoli antigenici esterni.
L’HIV è un retrovirus, cioè un virus che può vivere e moltiplicarsi all’interno delle cellule. Nel corpo umano si replica soprattutto nelle cellule CD4 (dette Linfociti T). Riproducendosi il virus attacca sempre più il sistema immunitario indebolendolo.

Abbiamo AIDS quando man mano che il numero di cellule sane CD4 diminuisce, si riduce sempre di più la capacità del sistema immunitario di difendere l’organismo. Nelle persone sieropositive (affette cioè da HIV) l’infezione può progredire verso l’AIDS (la malattia conclamata) in tempi molto diversi, detti periodo di incubazione, che è molto lungo e molto variabile da persona a persona (anni).Essere positivi all’HIV non significa quindi in tutti i casi essere malati perché si può essere sieropositivi senza che ci sia la comparsa delle infezioni opportunistiche causate dall’AIDS.


Dove si trova il virus
Nello sperma, nel liquido preseminale (in quantità minima)
Nel sangue mestruale e in concentrazione più bassa nelle secrezioni vaginali.
Nel sangue
Nel latte materno
Nel liquido amniotico
 
Si trasmette quindi se questi liquidi entrano nel circolo sanguigno della persona sana, attraverso le lesioni delle mucose,i contatti diretti e verticalmente (l’agente infettivo viene trasmesso da madre in figlio).

Come proteggersi
La trasmissione può essere evitata grazie ad alcuni accorgimenti:
L’iniezione dia qualsiasi sostanza con un ago usato da un’altra persona è il modo più diretto per la trasmissione dell’HIV. Bisogna adoperare quindi solo siringhe nuove e non prestare a nessuno la propria siringa. E' improbabile invece infettarsi pungendosi con una siringa abbandonata (il virus dell'HIV vive 20- 30 min al di fuori del corpo umano). In questi casi occorre disinfettarsi e recarsi in Pronto Soccorso per verificare la profilassi per il tetano e l'epatite B.
Anche lo scambio di oggetti taglienti di uso personale è rischioso (forbicine, tagliaunghie, rasoi, spazzolini...)
uso del preservativo (Percentuale di fallimento inferiore al 3%.):
- nei rapporti sessuali penetrativi.
- nei rapporti anali .E' inoltre utile usare un lubrificante a base di acqua per il preservativo maschile, per far sì che il condom non si laceri (i lubrificanti a base oleosa danneggiano il condom).
- Quando si pratica la stimolazione orale della vagina (cunnilungus) .Il rischio aumenta durante la mestruazione per la persona che pratica il cunnilungus.Come strumento di profilassi può essere adoperato un foglio di pellicola trasparente per alimenti o un preservativo tagliato.
- La stimolazione orale del pene (fellatio) può essere causa di trasmissione del virus per la persona che pratica la stimolazione nel caso in cui ci sia contatto tra lo sperma e le mucose della bocca. Il preservativo esclude il contatto diretto tra queste due parti. Qualora comunque si decida di non utilizzare il preservativo bisogna evitare l’eiaculazione in bocca.
Il virus può essere trasmesso da madre sieropositiva al feto durante la gravidanza, durante il parto o attraverso l’allattamento.
Le persone politrasfuse devono fare attenzione a non ricevere sangue ed emoderivati contaminati.


L’HIV quindi, al contrario di quante persone pensano, non si trasmette attraverso: acqua, aria, strette di mano, vestiti, asciugamani e lenzuola, saliva, morsi, graffi, tosse, vomito, lacrime, sudore, muco, urina, feci, stoviglie, punture di insetti (la quantità di sangue che ad es. una zanzara ci preleva non permette il contagio), né frequentando palestre, piscine , docce, gabinetti, scuole comuni, luoghi di lavoro, mezzi di trasporto, bar, ristoranti , macellerie dove i cibi sono preparati da una persona sieropositiva

N.B:La cute delle mani, se integra rappresenta una ottima barriera nei confronti del virus; se invece ci sono lesioni o piccole ferite essa può' rappresentare un rischio (anche se non elevato).
Quindi carezze, abbracci, baci e masturbazione manuale reciproca non sono pericolosi in assenza di ferite, perchè il sangue della persona sieropositiva e i suoi liquidi sessuali non penetrano nella circolazione sanguigna dell'altro.

Dopo anni di osservazione in famiglie, case di cura, centri di accoglienza e comunità' terapeutiche che ospitavano persone sieropositive,  non si e' mai verificato alcun caso di infezione da HIV a seguito di normale condivisione di ambienti di vita. E' evidente che la semplice convivenza con soggetti portatori del virus non comporta rischio di contagio, se si evitano le situazioni rischio (es: usare i guanti per una medicazione).


IL test dell'HIV
Il test serve a rilevare la presenza nel sangue degli anticorpi contro il virus che si sviluppano se la persona è venuta in contatto con l’HIV.

Il risultato del test è:
- positivo se si riscontra la presenza di anticorpi anti- HIV ( la loro presenza è detta sieropositività)
- negativo se non vi è presenza di anticorpi (l’assenza è detta sieronegatività).

Il periodo di formazione degli anticorpi , detto periodo finestra ,può variare da 4 a 6 settimane fino a 6 mesi; quindi il test e' attendibile dopo questo periodo. Questo significa che una persona pur risultando negativa al test in quanto non ha ancora sviluppato gli anticorpi, può avere già contratto l’infezione e quindi può trasmettere ad altri il virus . In questo periodo bisogna considerarsi potenzialmente infettati quindi non donare il sangue, o sperma e logicamente praticare sesso con il preservativo. Il test va effettuato subito dopo l'episodio a rischio e va ripetuto dopo 3 mesi e dopo 6 mesi.
Si esegue con un semplice prelievo di sangue. E’ gratuito e anonimo.
La legge italiana (135 del giugno 1990) garantisce che il test sia effettuato solo con il consenso esplicito della persona, in quanto atto volontario.
Il consenso deve essere dato solo dopo che la persona sia stata informata sul significato dell’esame e dell’eventuale esito.
Il ricovero in ospedale non autorizza gli operatori sanitari a sottoporre i pazienti a screening.
Gli stranieri senza permesso di soggiorno possono effettuare il test alle stesse condizioni dei cittadini italiani.
Il risultato deve essere comunicato esclusivamente alla persona che ha effettuato il test. Eventualmente si può autorizzare sotto forma scritta il medico a riferire ad altre persone indicate il risultato, altrimenti questo rimane di esclusiva padronanza dell’interessato. La comunicazione dei risultati non deve mai avvenire per lettera o per telefono. In caso di minori l’autorizzazione all’esecuzione del test deve essere data da chi esercita la patria potestà, che viene informata dello stato infettivologico del minore. Anche in carcere il test deve essere effettuato con l’autorizzazione dell’interessato. Al lavoratore che effettua una selezione per l’assunzione non può essere chiesto di sottoporsi al test.







www. propositiv.bz.it  è il sito dell’Associazione locale ProPositiv Südtiroler AIDS HILFE
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« Risposta #10 inserita:: Agosto 10, 2009, 12:46:47 pm »

Anke se l'area discussione riguarda le malattie sessuali,parlerò d'altro
ovvero di una malattia quasi sconosciuta (A VOLTE ANKE DA ALCUNI MEDICI), ma che bisogna far conoscere....
LA SINDROME DA STANCHEZZA CRONICA (Cfs)

www.cfsitalia.it[/b]]www.cfsitalia.it è un sito nazionale sulla malattia

il brutto è k nn si conoscono le cause e solo a volte è possibile la guarigione. ma forse quello k è peggio è k le persone k ne soffrono vengono classificate come pigre, depresse e anke lo stato italiano nn riconosce ancora pienamente la gravità di questa malattia.
Voi ne avete mai sentito parlare??

ecco 2 video su youtube che spiegano in breve la malattia. l'unico video italiano k ho trovato più uno in inglese.
http://www.youtube.com/watch?v=0RP6JDpHDLg
http://www.youtube.com/watch?v=r0w9-eQ_fKQ
« Ultima modifica: Dicembre 11, 2009, 04:34:19 pm da angela bolzano » Registrato
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« Risposta #11 inserita:: Dicembre 11, 2009, 04:38:59 pm »

IERI IN TRE FARMACIE IN CENTRO A VERONA CHIEDENDO UNA CONFEZIONE DI femidom[/font] tutti e quanti i farmacisti mi hanno risposto "femi cosa?Che?!??[/[/color]font]". Ma vi pare possibile? Una ginecologa in cui ripongo molta fiducia ha detto che tutto questo è davvero VERGOGNOSO. (I femidom comunque sono stati ordinati e mi sono arrivati il giorno stesso nella totale ignoranza dei farmacisti)
« Ultima modifica: Dicembre 11, 2009, 04:45:04 pm da angela bolzano » Registrato
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« Risposta #12 inserita:: Dicembre 20, 2009, 12:47:55 pm »

 ::)Angela....mi sono documentata in internet,non sapevo cosa cavolo fosse sto Femidom....ahahahah...grazie cmq x la soffiata,almeno adesso so cos'é !!! Che nn lo si sappia in farmacia é vergognoso senza ombra di dubbio.....una farmacia del nord ...dove (diciamo) si é + evoluti....(ripeto diaciamoooooooooooooooo) un bacio Occhiolino
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